Tornavo zitto
trascorsa l’ora dell’aperitivo
dal mio lavoro passando dal parco
in bicicletta scattante e giulivo
per il sentiero sotto i rami ad arco,
spogli e notturni, e, giuro, non sentivo
gravarmi in petto alcun pesante carco,
e pedalavo sulla mia saetta
a capofitto, come da una vetta:
e quello fu il momento alla sciagura.